Descrizione |
La santa Sindone di Torino |
La sindone, il telo funerario in cui, secondo la tradizione, fu avvolto il corpo di Gesù, è un lenzuolo di lino lungo cm. 441 e largo cm. 1131, di fattura probabilmente palestinese del I secolo, tessuto a lisca di pesce in un unico pezzo, sul quale appare l'immagine, frontale e dorsale, di un uomo morto per crocifissione, dopo una violenta fustigazione con il flagrum (immagine a destra), con ferite sul polso sinistro, sui piedi e sulla parte destra del petto. A circa 35 centimetri da ogni bordo si vedono due linee di strinature.
Le immagini rivelano un corpo umano adagiato su una metà del lino, mentre l'altra metà del telo è ripiegata sopra la testa fino ai piedi, come nelle immagini in basso.
Nell'immagine frontale si vedono la testa e il viso di un uomo alto circa 180 cm., con capelli lunghi, barba bipartita e baffi. La maggiore densità dei capelli sul lato sinistro fa pensare che la testa fosse inclinata da quella parte. Delle macchie rossastre sui capelli e sul viso la più caratteristica è quella simile a un 3 rovesciato al centro della fronte (immagine a sinistra). Il volto presenta diverse lesioni: deviazione del setto nasale, tumefazioni sotto l'occhio, sulla guancia destra, sul labbro superiore e sulla mascella. Studi computerizzati hanno evidenziato deboli impronte circolari in corrispondenza degli occhi, da alcuni ritenute segni delle monete che venivano poste sugli occhi dei defunti2. Nell'immagine dorsale una serie di rivoli di sangue scendono dalla nuca al collo, e segni di flagrum appaiono dalle spalle fino alle caviglie.
1Le misure sono quelle comunicate dopo il restauro del 2002. 2Cf. Fossati L., «Cristo composto nel sepolcro aveva monetine sugli occhi?», in Collegamenro pro Sindone - Febbraio 2001. |
«Tuam sindonem veneramur, Domine, et tuam recolimus passionem» La nuova teca in cui è riposta la Sindone |
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