Ricordare
Sebastiano Rodante
(1924 - 2016)

 

Uno scienziato a servizio dell’uomo *

Nato nel 1924, secondo di sei figli, fin da ragazzo aveva saputo distinguersi per l’intelligenza e la memoria prodigiosa e per la rara sensibilità. La sua strada era quella del liceo classico, che infatti intraprese dando alla sua famiglia grandissime soddisfazioni. In prima battuta si era iscritto al Corso di Laurea in Ingegneria – Università di Catania – come volevano i suoi. Vi concluse il biennio, con ottimi risultati. Poi la svolta. Entrato in contatto con una famiglia assai povera, ne restò toccato a tal punto da decidere di volersi dedicare al mondo dei sofferenti. Abbandonò gli studi tecnici e si iscrisse a Medicina. Conseguita la laurea, si specializza in pediatria all’Università di Messina. L’interesse per l’uomo, la determinazione a prestare all’umanità il proprio aiuto fa tutt’uno con la sua devozione alla Sindone, che aveva avuto modo di conoscere per la prima volta nel 1941, quando, per il suo diciassettesimo compleanno, ricevette in dono da un amico il libro “La Sacra Sindone rivelata dalla fotografia?” di Giuseppe Enrie.

La produzione scientifica di Sebastiano Rodante

Ricca la sua produzione scientifica sul Telo. Nel 1986 Sebastiano Rodante è stato coautore del volume La Sindone - La Storia e la Scienza (Edizioni Centrostampa - Torino); ha poi pubblicato nel 1987 Le realtà della Sindone nelle riflessioni di un medico per le Edizioni Massimo di Milano. Ha curato gli Atti del IV Congresso Nazionale di Sindonologia. La Sindone: Indagini scientifiche (Edizioni Paoline, 1988) tenutosi a Siracusa il 17-18 ottobre 1987 e da lui organizzato. Nel 1994 ha pubblicato, sempre per le Edizioni Massimo di Milano, il volume La scienza convalida la Sindone. È stato poi coautore del volume Il grande libro della Sindone (Edizioni Paoline, 2000). La sua ultima opera è stato un volume unico ed originale dato alle stampe nel 2004: ‘A passioni ‘i Cristu stampata ‘nt’’o linzolu (La passione di Cristo impressa nel lenzuolo), il racconto autobiografico della sua vita e dei suoi studi sulla Sindone scritto in versi in vernacolo siracusano con traduzione italiana a fronte. Come esperto medico ha pubblicato numerosi articoli scientifici, collaborando, tra l’altro, alle riviste internazionali Sindon e Shroud Spectrum International. A partire dal 1984 è stato il delegato del Centro Internazionale di Sindonologia per la regione Sicilia. Dal 1978 fino a pochi anni fa il dottor Rodante ha partecipato a tutti i più importanti convegni sulla Sindone in Italia e all’estero in occasione dei quali è stato sempre invitato come relatore per presentare i suoi studi relativi alla descrizione anatomica e morfologica dell’immagine sindonica, con particolare riferimento alle ferite al capo, e alle varie metodologie di formazione dell’immagine stessa da lui stesso analizzate e verificate sperimentalmente in oltre sessant’anni di ricerche. Ormai anziano, Rodante ha proseguito anche negli ultimi anni di vita la sua instancabile opera di divulgatore del messaggio dell’immagine sindonica.

Il messaggio che ha lasciato

Tutti coloro che hanno ascoltato qualche conferenza sulla Sindone del dr. Rodante non possono non essere unanimemente concordi nel ritenerle una mirabile sintesi di analisi scientifica, fede profonda e grande passione: il tutto sempre condito da una sincera umiltà. Ne è una prova una strofa scritta da Sebastiano Rodante nel sopracitato volume in vernacolo siracusano:

Ho, infatti, in sessant’anni ormai capito
il verbo del Vangelo chiaro e netto;
un divin verbo, che dal cuore è ambito:
“Cercar l’ultimo posto”. E lì mi metto.

Testimonianze degli amici

Il 24 luglio scorso - in occasione di un mio viaggio in Sicilia, invitato a tenere una conferenza sulla Sindone presso il Santuario di Maria Santissima a Valverde - mi sono recato a Siracusa insieme a Rosario Tomarchio per incontrare Sebastiano Rodante. È stato per me un momento gioioso e commovente: abbiamo discusso dei più recenti studi sindonici e abbiamo ricordato personaggi ed eventi di un passato prossimo e remoto. Sono felice di averlo potuto abbracciare un’ultima volta e di poterlo ricordare come è sempre stato: felice e sorridente e, soprattutto, profondamente innamorato della Sindone e del suo prezioso ed unico messaggio.

Bruno Barberis

Il cammino del dr. Rodante (il carissimo Jannuzzo!) mi è parso un esempio di impegno coerente di equilibrio tra la vivacità della sua fede e l’onestà scrupolosa nella sua ricerca scientifica. Sapeva di muoversi su un terreno inesplorato e poco prodigo di aiuti e ciononostante non si permise mai di deflettere dal suo metodo di ricerca, senza cercare sconti e senza maggiorare le qualifiche dei risultati che riusciva ad ottenere. Sapeva che il suo cammino poteva essere oggetto di discussione e non se ne spaventava: “magis amica veritas”. Egli sapeva che la verità è quel Signore che ora si rivela in modo tanto bello e pur tanto parco. La Sindone era il suo campo di ricerca e di… battaglia, ma anche uno dei luoghi dove esercitava al massimo il suo amore.

Don Giuseppe Ghiberti

Sebastiano Rodante, uomo di alto intelletto e nobile cuore, ci ha lasciato. I suoi studi sulla sacra Sindone, vitalizzati dalla fede nel Cristo Risorto, restano un riferimento nel variegato panorama della letteratura scientifica della Sindone. Dei suoi studi io, medico come Lui, sono tributario. Le sue doti umane, professionali e scientifiche restano un esempio di coerenza, di fedeltà, di giustizia, di equilibrio e di serietà secondo l’insegnamento di Cristo, di cui volle costantemente con fede ostinata scoprirne le tracce di vita. Per me resta l’Amico della Sindone, che ci ha accomunato nel corso della nostra esistenza. Con affetto, ora e sempre.

Walter Memmolo

Al caro Sebastiano chiamato in modo amichevole dalla sua famiglia e dai suoi amici 'Sindocan' un rispettoso ricordo. Il 28 giugno 2000 mi recai a Siracusa per un incontro studio sulla Sindone e dopo una settimana di intenso lavoro, Sebastiano mi donò un quadro con il volto sindonico con la seguente dedica: “Al caro Emilio Lazzarin, appassionato cultore della Sindone, il frutto di 59 anni di studi, ricerche, di sperimentazioni. Con grande affetto, Sebastiano Rodante. Siracusa 28/06/2000”. Ciao Sebastiano ora quel volto tanto amato lo vedi splendente. Proteggimi.

Emilio Lazzarin

Ho conosciuto il dottor Sebastiano Rodante in occasione dei congressi nazionali sindonici degli anni ottanta, voluti da don Coero Borga e organizzati in collaborazione col C.I.S. La personalità di Rodante si distingueva per la serietà, l’impegno, la passione nell’affrontare lo studio dell’Uomo della Sindone e la divulgazione del messaggio sindonico. Rodante tornò a Trani per incontrare l’amico conterraneo don Gaetano Intrigillo, delegato per la Puglia del CIS, per collaborare nella ricerca scientifica, sperimentare nuove tecniche di indagine, confrontare i risultati. Da questo lavoro emersero intuizioni originali. Rodante era attento osservatore di ogni relazione ed estimatore di ogni contributo, sia pure modesto, di altri Amici della Sindone; personalmente mi incoraggiò sulla via dell’interesse e l’amore per la Sacra Sindone con la parola e con l’esempio.

Giuseppe Di Monaco

Non ho avuto purtroppo il privilegio di conoscere personalmente il dottor Rodante ma certamente il suo nome e i suoi studi sulla Sindone mi erano presenti e oltremodo cari. Paradossalmente, scorrendo la sua biografia all’inizio dei miei studi sindonici, a colpirmi maggiormente non furono tanto i suoi meriti quale vero e proprio gigante della sindonologia quanto la sua professione: pediatra. Il pensiero andò a mio padre, anch’egli pediatra e anch’egli affascinato dalla Sindone e dal mistero ad essa legato. Non mi stupisco dunque quando il dottor Rodante viene descritto come persona buona e sensibile, mite e umile; sono attributi che evidentemente ben si accompagnano con quella professione la cui profondità umana e le cui implicazioni etiche e spirituali rendono tra le più impegnative e affascinanti. Unisco la mia preghiera a quella della famiglia, degli amici, dei collaboratori della Delegazione siciliana del CIS e dei suoi assistiti, quei bambini ormai divenuti uomini che, nella dedizione di Rodante alla professione medica, hanno potuto sperimentare quell'amore all'umanità sofferente del quale il Cristo della Sindone è luminoso testimone.

Paolo Pomata

 

* Il testo è stato pubblicato, all'indomani della scomparsa del dott. Sebastiano Rodante, sul sito del CIS.

 

                   
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